giovedì 25 agosto 2011

La Bambolina

Qualcuno crede che questa sia una delle foto più inquiestanti che abbia scattato.
Sembra una vera bambola finta, o una finta vera bambola, o una bambola veramente finta...
beh insomma... ognuno la veda come vuole...


Sta di fatto che ogni volta che guardo la foto mi vengono in mente i Baustelle con una traccia de 'I mistici dell'occidente' dove così canta la voce di Rachele:
'si piega, si inchina
al tempo
al potere '


Che si chiami anche lei SaraH?









mercoledì 24 agosto 2011

Agosto e neve

3200 mt di altezza e tanta aria fresca.
Sarà il caldo di questi giorni che mi ha riportato alla mente la giornata che ho passato sulla Marmolada?

Non se ne può più di questo caldo che uccide(...).

Ma tra un pò ricomincia l'inverno e ci lamenteremo del freddo.

Mai contenti.

Però mentre ero l'assù ero felice. Mi veniva voglia di buttarmi.
Vi è mai capitato di essere sull'orlo di un burrone ed essere attratti dal nulla sotto ai vostri piedi?

A Schmitt evidentemente si: ' Avete mai sofferto di vertigini? Non si ha paura del vuoto, ma di essere attratti dal vuoto, tentati dal suo richiamo, si ha paura di volerci saltare dentro. La vertigine come ultima seduzione.'

'Le libertin', Éric-Emmanuel Schmitt
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lunedì 22 agosto 2011

All'amica ritrovata

' Rivedo con chiarezza il padre che spingeva una delle bambine sull'altalena, in alto, sempre più in alto; il bianco dell'abito e il rosso dei capelli, che oscillavano rapidi tra le tenere foglie verde chiaro dei meli, la facevano sembrare una candela accesa.'

'L'amico ritrovato', Fred Uhlman.
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sabato 20 agosto 2011

Ma quelli continuano a farmi fare stupidaggini

'A : E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere della tua paranoia e darti nastri che non ascolti e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per portarti caffè brioches e ciambella e andare da Florent e bere caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette e non trovare mai un fiammifero e dirti quali programmi ho visto in tv la notte prima e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena e carezzarti la pelle e dirti quanto amo i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuo collo i tuoi seni il tuo culo il tuo
e sedermi a fumare sulle scale finché il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale finché tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e l'altro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e stringerti se stai male e aver voglia di te se sento il tuo odore e darti fastidio quando ti tocco e lamentarmi quando sono con te e lamentarmi quando non sono con te e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte e avere freddo quando prendi tutta la coperta e caldo quando non lo fai e sciogliermi quando sorridi e dissolvermi quando ridi e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto e domandarmi come hai fatto a pensare che ti avessi rifiutato e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia e raccontarti dell’angelo dell’albero il bambino della foresta incantata che attraversò volando gli oceani per amor tuo e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per esprimerlo e aver voglia di comperarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via e piangere come un bambino quando te ne vai e schiacciare gli scarafaggi e comprarti regali che non vuoi e riportarmeli via e chiederti di sposarmi e dopo che mi hai detto ancora una volta di no continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero io lo voglio veramente sin dalla prima volta che te l’ho chiesto e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te e volere quello che vuoi tu e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro e raccontarti il peggio di me e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo e cercare di essere onesto perché so che preferisci così e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vita e dimenticare chi sono e cercare di esserti vicino perché è bello imparare a conoscerti e ne vale di sicuro la pena e parlarti in un pessimo tedesco e in un ebraico ancora peggiore e far l’amore con te alle tre di mattina e non so come non so come non so come comunicarti qualcosa dell’assoluto eterno indomabile incondizionato inarrestabile irrazionale razionalissimo costante infinito amore che ho per te.'

Spero di riuscire con la mia fotografia, a suscitare in voi l'effetto che Sarah kane ha avuto su di me con questo monologo: lasciarvi senza fiato.